Immergersi nella bellissima Rodi, dalle spiagge all’entroterra

Immergersi nella bellissima Rodi, dalle spiagge all’entroterra

28 gen 2021 15:49

di Nessie Viaggi

in Europa

Le spiagge di Megali Paralia e Pallas, ma soprattutto quella di St. Paul Bay, forse la più bella dell’isola con la sua piccola insenatura simile ad una grande piscina e la meravigliosa chiesetta bianca che vi si affaccia, sono cornice di questo borgo rilassante e luminoso di circa 3.600 abitanti.

St Paul bay

Le spiagge di Pefki, Lardos, Glystra, Kiotari, Gennadi, Pisina, Paralia, Agios Georgios, tutte con sabbia finissima e poco bazzicate dal turismo più godereccio che si concentra tra Rodi e Lindos, sono luoghi deputati al silenzio e al vero relax, senza perdere l’agio di qualche ristorantino, chiosco dove gustare una pita gyros o negozietto di alimentari ben fornito.

L’orizzonte ultimo di Rodi, estensione rocciosa tra vento e mare, ideale per chi desidera gli sport a contatto col vento, soprattutto kitesurf e windsurf, è certamente la spiaggia di Paronisi, frequentata dagli atleti delle onde, dove si respira a pieni polmoni aria di libertà tra piedi scalzi e capelli sciolti al sole.

Paronisi beach

La costa occidentale più soggetta ai forti venti che spirano da ovest offre spettacolari paesaggi, ma meno spiagge, con eccezione di quella Fourni, estesa, isolata e ventosa. Per chi ha lo spirito dell’esploratore non dovrebbe perdere le visioni del candido monastero ortodosso di Monolithos, arroccato su una roccia da cui si ha una vista mozzafiato sull’isola di Chalki, o del Castello di Kritinia della fine del XV secolo, che offre un altro magnifico spettacolo sulle due isolette vicine, Makru e Alinnia.

L’isola è di Rodi non offre però solo il mare, ma anche luoghi sorprendenti nell’entroterra, che non mancano di stupire, come la famosa valle delle Farfalle, un’oasi naturalistica immersa nel verde tra ruscelli e la frescura del bosco, dove si possono ammirare, soprattutto tra luglio e agosto, milioni di farfalle (Bandierine Spagnole) attirate dalla resina zuccherina degli alberi di zitia.

Eleousa Ag Nikolas

Indubbiamente meno frequentati, ma non meno ricchi di sorprese sono alcuni centri nella zona interna montana di Rodi. Qui dominano gli alberi, il silenzio rotto dal canto delle cicale e l’umiltà di piccoli borghi dediti all’agricoltura. Si viene però sorpresi da alcuni luoghi unici e suggestivi come la città fantasma di Eleousa, interamente eretta con un’architettura coloniale italiana col tempo abbandonata, l’elegante chiesa a pianta centrale di Agios Nikolas poco fuori Eleousa, i monasteri, forse più belli tra quelli presenti a Rodi, di Moni Thari a Laerma e di Filerimos a Ialyos, la chiesa Kimisis tis Theotokou di Asklipio, gioiellino bizantino riccamente affrescato.

Eleousa Ag Nikolas

E poi c’è lei, la città di Rodi, con il suo centro storico medievale, circondato dalle fortificazioni prospicienti il mare e con l’imponente Palazzo Gran Maestro, eretto nel XIV secolo, trasformato in epoca ottomana, ricostruito entro il 1940 dagli architetti italiani Vittorio Mesturino e Gregorio Gerardi, dopo la distruzione avvenuta nel 1856 per l’esplosione della polveriera custodita nella vicina chiesa di San Giovanni.

Qui è immancabile una visita degli interni con le collezioni artistiche, tra cui la copia del gruppo scultoreo del Laocoonte, il cui originale oggi è conservato in Vaticano, scolpito con molta probabilità proprio qui a Rodi.

Perdersi per il centro storico della città è consigliatissimo, soprattutto perché inevitabilmente vi troverete tra vicoli, taverne, piazze vivaci, come quella dedicata a Ippocrate, forse la più affascinante, o al cospetto di chiese, come quella ortodossa di Agios Triada o quella gotica in rovina della Panagia Bourgou, o ancora moschee, come quelle di Solimano o di Mustafa. Sono tutti echi di un passato che racconta dell’importanza strategica nella storia del Mediterraneo dell’isola di Rodi. 

Purtroppo del suo Colosso, posizionato all’imboccatura del porto, sotto le cui gambe passavano le navi, non rimane che la leggenda. Non rimane che scoprirla! 

Dorian Cara

Storico e critico d’arte da più di trent’anni impegnato nell’attività di valorizzazione del patrimonio culturale e storico-artistico italiano ed estero, attraverso progetti di tutela, catalogazione, ricerca scientifica, campagne fotografiche ed iconografiche di beni culturali. Ha collaborato e collabora con numerosi enti pubblici e privati. Dal 2000 organizza viaggi culturali in Italia e all’estero, attraverso la sua collana “I Viaggi di Dorian Cara”, specializzata nel Sud Italia, Balcani e Russia, Turchia, Medio Oriente, i paesi del Caucaso, Iran ed Uzbekistan, India del Nord. Dal 2016, in qualità di co-fondatore dell’associazione culturale InChiostro. Itinerari e incontri d’Arte, gestisce la valorizzazione e promozione del complesso monumentale di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo. Dal 2018 è progettista culturale per conto del comprensorio turistico bergamasco di “Terre del Vescovado”. Diversi sono, inoltre, i progetti di valorizzazione territoriale turistico-culturale ha cui lavorato e lavora, con specifiche attività sull’area di Brindisi, Basilicata, Calabria grecanica e locridea, Sud-Est della Sicilia.

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