Alla ricerca di balene, foche, pinguini e squali bianchi

Alla ricerca di balene, foche, pinguini e squali bianchi

29 set 2020 15:37

di Alessandra Mariani

in Africa

Esiste un luogo magico dove è possibile osservare nel loro habitat pinguini, squali e le meravigliose signore del mare, le balene. Creature spesso incomprese, tanto mansuete da dare origine a cacce spietate, ma tutelate in alcuni luoghi.

Una delle capitali mondiali del whale watching è in Sud Africa

In particolare, nel Western Cape a 2 ore e mezzo da Città del Capo. Sono presenti due specie di balena, la balena franca australe e la megattera (quest’ultima nota per i salti fuori dall’acqua). Durante le escursioni di whale watching è possibile osservare oltre alle due specie di balene, il grande squalo bianco, colonie di otarie e pinguini Jackass.

Le escursioni della durata di circa due ore e mezza, sono precedute da un briefing introduttivo relativo alle norme di sicurezza a bordo e qualche informazione relativa ai possibili incontri che si possono fare in mare, nel pieno rispetto della fauna marina. Proprio per questa ragione, è possibile effettuare tali escursioni con compagnie specializzate che annoverano nel proprio equipaggio, biologi internazionali che oltre a fornire spiegazioni a clienti, continuano su base giornaliera i propri studi osservando i comportamenti delle specie animali sopra menzionate.

Il periodo per poter osservare le balene va da fine Giugno a fine Novembre, ma può capitare che arrivino nella baia per riprodursi già da fine Aprile. Grazie a speciali permessi è possibile avvicinarsi alle stesse ad una distanza di 50 metri, ma essendo davvero mansuete e curiose, si avvicinano a loro volta all’imbarcazione, anche ad un paio di metri dalla stessa.

Non esiste emozione più grande di vedere un gruppo di balene nuotare a pochi metri dall’imbarcazione.

Foto:Alessandra Mariani

Le stesse più volte, danno segnali di interazione con la barca stessa. L’importante è sempre avere come obiettivo primario il rispetto di questi grandi cetacei e la sicurezza delle persone a bordo dell’imbarcazione. Durante l’uscita in barca è possibile se si è fortunati, osservare il grande squalo bianco che è solito frequentare la zona nelle acque più fredde della baia. La presenza dello squalo, purtroppo barbaramente cacciato in alcuni paesi, è invece in Sud Africa una costante in quanto specie protetta. Negli ultimi anni si è registrato un calo del numero di esemplari, a causa della presenza di pods di orche, i quali sono gli unici predatori per lo squalo bianco.

Per osservare lo squalo bianco ci sono due possibilitá: 

La prima è lo shark cage diving a Gansbaai dove si viene immersi in una gabbia metallica in mare aperto e i biologi attirano gli squali. Questa attività è adrenalinica, ma non dura molto, in quanto lo squalo è alla ricerca di cibo; una volta compreso che non ci sarà cibo si muoverà alla ricerca dello stesso. Nonostante ciò gli attimi passati in sua compagnia, saranno un ricordo memorabile. Durante l’uscita in barca ovviamente è possibile imbattersi in balene, pinguini, megattere e foche.

Per coloro che invece sono alla ricerca dello scatto fotografico d’eccezione, consigliamo lo shark breaching, fenomeno naturale che si registra solo nella zona di False Bay a Cape Town. Gli studiosi non hanno ancora capito il motivo di tale atteggiamento, ma è possibile osservare il grande squalo bianco che esce dall’acqua, saltando letteralmente e addentando al volo una preda precedentemente lanciata in aria dallo stesso squalo con il muso. Può sembrare un’immagine forte, ma pur durando pochi secondi, è incredibile quello che i vostri occhi potranno osservare.

In tutte queste attività si è supportati dal team di biologi presenti a bordo delle imbarcazioni. Le attività turistiche finanziano le ricerche di questi professionisti a bordo che oltre che registrare l’attività marina, hanno il compito di sensibilizzare i turisti sui problemi legati al numero di animali sempre minore, all’inquinamento marino, alla tutela di specie a rischio (vedi balene, squali e pinguini Jackass). A Gansbaai, ci avvaliamo della collaborazione con una delle più importanti compagnie di navigazione dedite a queste attività ed oltre all’aspetto delle escursioni in barca, la stessa organizzazione si occupa di alcuni progetti di conservazionismo della fauna marina autoctona.

Uno dei progetti piú interessanti è relativo al pinguino jackass, la specie di pinguino che popola le baie di Cape Town.

Tale popolazione di pinguini ha subito un forte decremento nella crescita della colonia, tanto da mettere la specie in una “Danger list” realtiva alla possibile estinzione. Per monitorare la situazione sono state messe in atto azioni risolutive quali: costruzione di un ospedale per pinguini, dove gli esemplari feriti e che necessitano di cure vengono recuperati e rimessi in libertà alla fine della convalescenza.

Foto: Alessandra Mariani

Il pinguino Jackass è un animale monogamo, un “One for life”, ovvero un animale che avrà un solo compagno/a per tutta la sua vita. Per aiutarli nella procreazione, sono state create delle aree protette su alcune spiagge con nidi artificiali così che le coppie possano riprodursi senza incorrere in grossi pericoli causati dall’uomo. Per coloro che desiderano partecipare a questa attività, è possibile acquistare un nido con relativo certificato di adozione, così da consentire ad una coppia di pinguini Jackass di potersi occupare della propria prole. Trattandosi di un animale monogamo, quale miglior auspicio per una coppia di sposini l’aver in dono un nido? Chiedici come partecipare all’iniziativa benefica.

Alessandra Mariani

Alessandra MarianiClasse 1980, fin da piccola passava le sue domeniche a Linate a vedere gli aerei decollare. La svolta a 5 anni, quando mamma e papà la portarono ad un incontro con il famoso esploratore Ambrogio Fogar. Ne rimase affascinata e salutò l’esploratore dicendogli che da grande avrebbe fatto il suo lavoro. Dall’età di 15 anni nel turismo, lavorando tra agenzie di viaggio, tour operator, compagnie aeree, di autonoleggio e di crociera, ha girato tutti i cinque continenti. Ha vissuto 3 anni in Sud Africa, tra Città del Capo e la savana e si è occupata della realizzazione di documentari naturalistici per la TV nazionale. Specializzata in safari a piedi, in mountain bike, in canoa, in mongolfiera, nei safari artici e in tutte quelle esperienze indelebili nella memoria, si dedica oggi all’organizzazione di viaggi, alternando la vita di mamma.

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